L'Osteria da Paravent
Posted by: Marco Giombetti
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Ebbene è questo il momento di ricordare le memorie di una vecchia osteria che è ormai caduta nei recessi del tempo. (Via Giangolini, Via Del Moro, nel ricordo di Odoardo Giansanti il poeta Marco Giombetti dedica);
L'OSTERIA DA PARAVENT (Pesaro Centro)
L'Osteria è là, pronta all'inceder di stanchi passi, ritrovo di vecchi dalle vie del centro che affollano nel far della sera le sue sapide stanze, dove appare dietro un tetro bancone Paravent l'oste.
Discorsi, chiacchere, canzoni mirano a una partita di carte, una trincata di vino e un pettegolezzo.
Va nella penombra l'odor del vino novello che sembra annunciar l'arrivo dell'inverno.
Nelle umide sere di novembre quell'odor sembra trasudar dai muri, dalla botte, dove l'oste attinge a comando con far solenne.
E' il borgo di S. Giuseppe, dove nelle notti d'estate stanche falene volano attorno al giallino lume posto alla porta, mentre un piccolo cane varca la soglia e, cerca sempre alla stessa ora il padrone.
La piazzetta circondata da antichi muri, sotto a quei quattro scalini continua ad ospitare vecchie biciclette ossidate, malandate che anelano al trasporto di un fiasco come chi le guida, che del vinello conosce gli umori più profondi.
Panini, pizza bianca e lupini, per colorir la cena che i più solitari ghermiscono sicuri della loro condizione.
Ciao Paravent, oggi sei chiuso, non hai resistito al cambio epocale, al cambio generazionale.
Ciao Paravent.
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